Il Consiglio di Stato  blocca  la Soprintendenza che limita la transizione ecologica

Il Consiglio di Stato, in merito al parere negativo della Soprintendenza dei beni culturali sulla realizzazione di una pala eolica che avrebbe causato interferenze visive rispetto a quattro croci votive, sentenzia che: “Mancano equilibrio e proporzionalità nella decisione della Soprintendenza che limita la realizzazione di un impianto eolico senza ponderare adeguatamente le diverse tutele sull’uso del territorio”.

Dettagli della sentenza

Questo è il parere espressocon la sentenza del 23 settembre 2022, n. 8167. Nei dettagli della sentenza si diche ce: seppure il sistema di croci viarie votive caratterizzi storicamente un ampio paesaggio naturale della Regione, la posizione inibitoria della Soprintendenza appare sbilanciata e totalizzante rispetto all’obiettivo di tutela che si vuole perseguire: il divieto di realizzare l’’pera esteso a tutte le aree contigue alle croci è eccessivo trattandosi di manufatti visibili solo a chi si avvicini a pochi metri di distanza.

Il no dell’Amministrazione dei beni culturali si pone dunque in contrasto con l’indirizzo europeo e nazionale che riconosce agli impianti Fer un’importanza fondamentale, dichiarandoli opere di pubblico interesse.

Rapporti tra ambiente e attività produttive

Non solo, i decreti della Soprintendenza violano anche il principio europeo di integrazione delle tutele che si impone sia nei rapporti tra ambiente e attività produttive, come previsto dalla recente riforma costituzionale che nell’articolo 41 della Costituzione ha accostato la tutela dell’ambiente al valore dell’iniziativa privata, sia nella ricerca dell’equilibrio tra ambiente e patrimonio culturale.

Pertanto, non potendo essere accolta la richiesta dell’Amministrazione dei beni culturali di ridurre l’altezza della pala a 25 metri, pena la compromissione della fattibilità tecnica ed economica dell’opera, la Soprintendenza avrebbe dovuto ricercare non il totale sacrificio dell’uso produttivo di energia pulita nelle aree interessate, bensì una soluzione comparativa e dialettica fra le esigenze dello sviluppo sostenibile e quelle afferenti al paesaggio culturale