evitare errori nella richiesta di Certificati Bianchi
Come evitare errori nella richiesta dell’incentivo coi Certificati Bianchi

Il Gestore dei servizi energetici – GSE – ha esaminato i problemi più frequenti nelle richieste di accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi. I risultati di questa analisi sono contenuti in un documento  che include le spiegazioni su come evitare gli errori riscontrati con maggior frequenza in sede di istruttoria: “Studio osservazionale sulle evidenze emerse nell’espletamento delle istruttorie D.M. 11 Gennaio 2017 e s.m.i.

Il documento fornisce  agli operatori del settore un aiuto volto a chiarire i principali aspetti che determinano una richiesta di integrazione e/o un avviso di esclusione.

Quali sono i principali errori

Secondo questa analisi, basata sulla situazione attuale delle pratiche inviate per la richiesta di accesso al procedimento dei Certificati Bianchi, risulta che un buon numero di domande di integrazione e preavvisi di esclusione dipende da due motivi principali:

  • carenze documentali, prevalentemente risolte nel corso dell’istruttoria;
  • mancanza di requisiti previsti dal decreto per un’errata valutazione preventiva da parte del soggetto proponente.
Le principali criticità

Lo studio contiene alcune tabelle comparative in cui sono evidenziate: da un lato le più importanti criticità che sono emerse, con una descrizione dettagliata che spiega le motivazione che sono state addotte dal GESE; e dall’altro le spiegazioni su come evitarle e superarle.

Le maggiori problematiche nella presentazione delle domande, sono:

  • data di avvio di realizzazione del progetto
  • l’individuazione del valore di baseline
  • la descrizione differenze ex ante ed ex post