Legge di Bilancio 2023 ed energie e rinnovabili

La prima Manovra finanziaria del nuovo governo stanzia per il 2023 31 miliardi di euro, di cui 21 miliardi da destinare a misure contro il caro bollette per famiglie e imprese. Si è deciso di rifinanziare il credito d’imposta per piccole e medie imprese come aiuto a sostenere le spese di elettricità e luce, e di alzare al 45% il credito d’imposta per le energivore.

Provvedimenti per le fonti rinnovabili

Passando al tema delle fonti rinnovabili, nel testo da approvare entro la fine dell’anno ci sarà un nuovo cap nazionale ai ricavi dei produttori di energia elettrica green. La soglia indicata sarà di 180 euro al MWh, come stabilito dal Regolamento 2022/1854/Ue per fronteggiare i rincari nel settore. Esclusi da questa applicazione gli impianti:

  • — che già rientrano nel meccanismo degli extraprofitti;
  • — inferiori a 20 kW;
  • — che fanno parte di una comunità energetica;
  • — con contratti che prevedono il ritiro dell’energia (tariffa fissa omnicomprensiva) da parte del Gse.

Il cap nazionale sarà in vigore dal 1° dicembre 2022 fino al 30 giugno 2023 su tutte le fonti di energia rinnovabile:

  • solare/fotovoltaico
  • eolico
  • geotermico
  • idroelettrico
  • biomassa
  • rifiuti

Secondo Pichetto Fratin, neo ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica questo significa mettere un tetto temporaneo, fino a giugno 2023, al prezzo dell’energia riconosciuta alle fonti rinnovabili, che naturalmente non hanno un onere eccessivo di costo per la produzione.

Restano esclusi dal cap nazionale a 180€/MWh gli impianti a fonti rinnovabili che rientrano nel meccanismo degli extraprofitti così come stabilito nel decreto sostegni ter, Dl 27 gennaio 2022, n. 4.