Decreto crescita 2019

Decreto crescita 2019, le misure in materia di efficientamento energetico

Decreto Crescita 2019: è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, in vigore dal 1° maggio. Queste sono le principali novità riguardanti l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili:

Ecobonus

Per l’efficientamento energetico si può scegliere, al posto delle detrazioni fiscali, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto per i lavori, anticipato dal fornitore che ha eseguito gli interventi. Al fornitore viene contestualmente riconosciuto un credito d’imposta, di ammontare pari al contributo, da utilizzare in compensazione in cinque anni.

Contributi ai Comuni

Saranno assegnati contributi in favore dei comuniper la realizzazione di progetti relativi a investimenti nel campo dell’efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile. I fondi saranno calcolati in base al numero di abitanti, nel limite massimo di 500 milioni di euro per l’anno 2019.

Super-ammortamento

Si tratta di un super-ammortamento del 130% per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi (esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto) effettuati dal 1° aprile al 31 dicembre 2019 (a certe condizioni anche entro il 30 giugno 2020). Possono usufruirne anche le componenti impiantistiche delle centrali fotovoltaiche scontando un’aliquota di ammortamento del 9%.

Fondi Mission Innovation

Per la Mission Innovation sono stati stanziati 10 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di 20 milioni per l’anno 2021. Si tratta di fondi volti a rispettare gli mpegni assunti dal Governo italiano con l’iniziativa Mission Innovation adottata durante la Cop 21 di Parigi, finalizzati a raddoppiare la quota pubblica degli investimenti dedicati alle attività di ricerca, sviluppo e innovazione delle tecnologie energetiche pulite, nonché gli impegni assunti nell’ambito della Proposta di Piano Nazionale Integrato Energia Clima

Incentivi per la valorizzazione edilizia

Si tratta di un incentivo teso alla valorizzazione dell’edilizia sostenibile attraverso l’applicazione della misura fissa di 200 euro per l’imposta di registro, ipotecaria e catastale. Questo per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, demoliscono o ricostruiscono gli immobili (anche con variazione volumetrica). La ricostruzione deve essere conforme alla normativa antisismica, con il conseguimento della classe energetica A o B.